Un anziano è morto fatalmente dopo essere caduto all’interno di una cisterna. La tragedia in questione ha sconvolto un’intera famiglia.
Dopo il ritrovamento di un uomo morto da due anni, la cronaca racconta di un altro tragico evento. Un’intera famiglia è stata infatti sconvolta dalla morte di un anziano, caduto all’interno di una cisterna. Nonostante il suo corpo sia stato recuperato, per la vittima non c’era più nulla da fare. Con l’obiettivo di fare luce sull’accaduto, in particolare sulle dinamiche che hanno portato alla caduta dell’uomo di 85 anni, sono intervenuti anche i Carabinieri e i tecnici del servizio di Medicina del Lavoro.
La tragica scomparsa a Reggio Emilia
Come riportato da Fanpage, la tragica scomparsa è avvenuta in data martedì 16 dicembre a Bagnolo di Piano, in provincia di Reggio Emilia. Per l’anziano di 85 anni, una caduta all’interno di una vasca di liquami presente nell’azienda agricola gestita dai figli, si è rivelata fatale.
A ritrovare il corpo dell’uomo scomparso sono stati proprio loro, i quali sono poi riusciti a riportarlo sul piazzale esterno. Al loro arrivo, i soccorsi sollecitati dai figli hanno tentato in ogni modo di rianimare l’uomo. Purtroppo però, ogni tentativo è stato reso vano.
Lo scopo delle vasche per liquami, è quello di contenere al loro interno i rifiuti prodotti dagli animali, i quali possono essere potenzialmente dannosi per l’ambiente. Quasi ogni azienda agricola ospita al suo interno cisterne di questo tipo.
In questo caso specifico, è stata segnalata una profondità di tre metri. La grata che la copriva si era probabilmente spostata accidentalmente, stando ad alcuni quotidiani locali. L’uomo, al grido disperato di “Aiuto, non ce la faccio più” è poi presumibilmente morto per soffocamento o per intossicazione.
Le indagini sul caso
Insieme ai soccorsi, sono arrivati sul posto anche i Carabinieri di Bagnolo, insieme ai tecnici del Servizio di Medicina del lavoro dell’Azienda Usl reggiana, con lo scopo di chiarire le dinamiche dell’incidente. Presenti inoltre i Vigili del Fuoco, i quali avranno probabilmente agevolato ulteriori operazioni di recupero. Ancora prima del loro arrivo, i figli erano riusciti infatti a recuperare il corpo dell’uomo grazie all’utilizzo di un braccio agricolo.
